‘Tulsa King’: Sylvester Stallone di nuovo protagonista della seconda stagione

Ritorna il gangster Dwight Manfredi nell’atteso seguito della serie di Taylor Sheridan. I dieci episodi della seconda stagione rilasciati settimanalmente su Paramount+ in contemporanea con gli USA.

Dopo un anno di attesa, è finalmente arrivata su Paramount+ la seconda stagione di Tulsa King.

La serie, creata da Taylor Sheridan, segue il gangster Dwight “The General” Manfredi (Sylvester Stallone) mentre cerca di costruire un impero criminale a Tulsa, Oklahoma. La prima stagione ha ottenuto un successo mostruoso sin dalla sua prima messa in onda su Paramount+ nel novembre 2022.

La prima stagione si era conclusa con l’arresto di Dwight Manfredi per aver tentato di corrompere l’agente dell’ATF Stacey Beale (Andrea Savage). La conclusione della prima stagione con l’apertura del casinò di Dwight e il suo successivo ATF ha lasciato parecchi interrogativi sulla seconda stagione.

La seconda stagione di Tulsa King riparte esattamente da dove si era interrotta la prima e segue gli sforzi di Dwight per espandere il suo impero a Tulsa, schivando le accuse dell’ATF, la crescente ira della sua vecchia famiglia mafiosa e alcuni nuovi nemici che ostacolano le sue crescenti ambizioni. La mafia di Kansas City e un ricco imprenditore locale, infatti, avanzano pericolosamente sul territorio. Le aspirazioni di Dwight si scontrano con quelle dell’imprenditore locale Carl Thresher ( Neil McDonough) e con il mafioso di Kansas City Bill Bevilacqua (Frank Grillo), che si oppongono completamente all’espansione di Dwight nel suo territorio. Nei primi due episodi della seconda stagione, Dwight combatte la legge, stabilisce la sua prossima ondata di espansione e si scontra con i nuovi nemici in circolo.

La seconda stagione di Tulsa King fatica a trovare il tono

Tulsa King replica perfettamente lo stesso tono della prima stagione. È divertente, facile da guardare e Stallone è eccezionale come sempre. Anche il resto del cast, Martin Starr, Andrew Savage e Garrett Hedlund sono perfetti nelle loro parti. La seconda stagione è tutta incentrata su Dwight Manfredi, accusato di corruzione federale, e dell’effetto sulla sua squadra dopo il  suo arresto, introducendo anche i nuovi cattivi che saranno i protagonisti della seconda stagione. I minuti iniziali lo vedono rinchiuso in una cella di sicurezza con un criminale odioso e chiacchierone che, ovviamente, Dwight mette subito al tappeto per mostrare a tutti chi sia il vero capo. Questa voglia di ristabilire il potere è anche il motivo per cui i primi episodi perdono di tono. Si è smarrita  l’opportunità di esplorare il vuoto che l’arresto di Dwight ha lasciato dietro di sé. Sono episodi coinvolgenti, ma dal ritmo abbastanza lento, e chiunque si aspetti un po’ di azione, soprattutto dopo il modo sbalorditivo in cui si è conclusa la prima stagione, rimarrà deluso.

Stacy Beale e Sylvester Stallone le vere star della serie

La seconda stagione di Tulsa King dedica spazio anche a Stacy Beale, l’agente dell’ATF, perfetta nel suo ruolo. La sua paura è palpabile per tutto il tempo, non solo nelle espressioni, ma anche nell’esitazione con cui pronuncia le sue battute. Sono le sue reazioni a rendere la scena, anche se a parlare è Stallone.

Sylvester Stallone resta il protagonista assoluto di Tulsa King. Sa essere carismatico e duro al tempo stesso, uno spietato uomo d’affari e al contempo un uomo d’onore. Un padre affettuoso, protettivo ma anche vulnerabile:  il trasferimento di sua figlia Tina a Tulsa, gli creerà infatti non pochi problemi.

Qui il trailer della seconda stagione di Tulsa king

Recensione pubblicata su Taxi Drivers, 24 settembre 2024

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