“E’ un lavoro psicologicamente molto duro perché quando non ti scelgono ti sentì inadeguata. Il mio aspetto è molto siciliano e per questo spesso mi chiamano per interpretare ruoli di donne siciliane”.
Abito nero, semplice e raffinata. E’ Valeria Solarino, una delle attrici più brave degli ultimi tempi. Nelle sue vene scorre anche sangue siciliano, il padre è di Modica ed è presente in sala. Le sue origini meridionali si notano dai colori e dal calore con cui racconta la sua vita.Attrice per vocazione piuttosto che per hobby: “Per me fare l’attore è stato da sempre un lavoro, non un hobby. Già a scuola avevo capito che volevo fare quel lavoro per tutta la vita. E non è facile oggi capire cosa si vuole fare nella vita.”
Ha preso parte a tanti film, ma uno dei più belli che ha interpretato è Viola di mare.
« Ho avuto la fortuna di essere coinvolta sin dall’inizio nel progetto e non ho mai avuto paura nel raccontare una storia d’amore tra due donne. Solo dopo, a riprese finite, ho avuto paura del giudizio del pubblico. »
Nella vita è legata sentimentalmente al regista Giovanni Veronesi. Che rapporto avete?
« Il nostro è un rapporto particolare, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Non ci scambiamo i copioni che girano per casa. »
Tante passioni, tra cui il tennis.
« Sono follemente innamorata del tennis e di tutto quello che lo rappresenta. La prossima settimana andrò a Wimbledon. Ammiro molto Federek perché è un grande tennista. Fa una fatica enorme ma non suda. Penso che lo stesso debba essere per l’attore. Io spero di diventare un giorno il Federeck degli attori. »
Prossimi impegni?
« Tra poco inizierò le riprese del film con Michele Placido e sono contentissima. Per prepararmi al meglio per il mio ruolo è fondamentale la prova costume. Per questo chiedo sempre che ci sia il regista perché da quello io capisco il carattere del personaggio. Nel film Viola di mare, ad esempio, ho indossato dei pesi alle caviglie per riuscire ad ottenere una camminata consona al personaggio che interpretavo. »